Dal Pianoforte al Cuore: Esplorando la Magia di "Imagine" di John Lennon

Oggi entriamo nel magico universo di "Imagine" di John Lennon, un brano di genere pop-rock che trascende il tempo, svelando un mondo di emozioni e riflessioni. Il 1971 vide emergere questa canzone come un faro di speranza in un'epoca segnata da tensioni globali, rendendola un inno senza tempo per la pace e l'unità. Co-prodotta con la moglie Yoko Ono e Phill Spector storico produttore dei Beatles La canzone ha goduto fin dalla sua prima pubblicazione di un successo epocale. È stato calcolato che il 45 giri (nelle due edizioni del 1971 e 1975 con al lato B rispettivamente "It's So Hard" e "Working Class Hero") abbia venduto oltre 1,6 milioni di copie nel solo Regno Unito. Nel 1985, una zona del Central Park di New York è stata dedicata a Lennon, con il nome Strawberry Fields Memorial, e lì venne installato un mosaico permanente con la scritta "Imagine". Dozzine di artisti hanno reinterpretato il pezzo.


Il Singolo

"Imagine" nasce in un contesto storico molto delicato. Era il 1971 e il mondo era in piena guerra fredda in più la guerra del Vietnam, una guerra estremamente sanguinosa, era di piena attualità. La controcultura Hippy era ancora molto attiva e in gli Stati Uniti stavano ancora affrontando le conseguenze del movimento per i diritti civili degli anni '60. Le lotte per l'uguaglianza razziale e la fine della segregazione continuarono ad avere un impatto significativo sulla società. In questo contesto l'ex Beatles lasciato l'Inghilterra si trasferì a New York assieme alla futura moglir Yoko Ono artista giapponese molto sensibile alle tematiche della pace con la quale aderirono al movimento pacifista. Così "Imagine" scritta proprio nel periodo in cui i maggiori artisti proponevano le proprie idee politiche e culturari attraverso le canzoni, "Imagine" diventò un vero e proprio inno per la pace.
Il tocco gentile del pianoforte che apre la canzone Lennon, pianista virtuoso, regala all'ascoltatore una melodia delicata, un preludio all'introspezione. La semplicità della struttura armonica è la chiave, trasmettendo un messaggio potente senza il bisogno di complicazioni. La voce di Lennon, calda e coinvolgente, incanta l'udito e si fonde armoniosamente con la melodia.
Le parole risuonano ancora oggi. Lennon dipinge un quadro utopico in cui barriere e divisioni non hanno spazio. Le parole, intrise di speranza, resonano nel cuore degli ascoltatori di ogni epoca, portando avanti il messaggio senza tempo di pace e amore.La seduta di registrazione si svolse il 27 maggio 1971 agli Ascot Sound Studios, il nuovo studio di registrazione casalingo di Lennon costruito a Tittenhurst Park, una tenuta a pochi chilometri ad ovest di Londra, e la sovraincisione degli strumenti ad arco ebbe luogo il 4 luglio 1971 al Record Plant di New York.
Anche se non accreditato anche un altro ex Beatles George Harrison partecipò alla stesura del singolo inserendo anche l'arpeggio di chitarra nella canzone proprio nella versione finale. Tre cose oltre al brano sono diventate iconiche: la copertina dove ritrae il volto di John Lennon poi diventato iconico in altre immagini velato da un cielo con nuvole bianche. Un'altra icona il videoclip che venne tratto dal film. I critici definirono il cortometraggio uno scempio e come il peggior filmino amatoriale mai fatto, ma da quel video divennero iconiche la casa bianca di John di Tittenhurst Park e il pianoforte bianco Steinwein venduto all'asta per una cifra astronomica e acquistato da un'altro grande della musica: George Michael.

La Frase

"Immaginate che non ci siano patrie
Non è difficile farlo
Nulla per cui uccidere o morire
Ed anche alcuna religione
Immaginate tutta la gente
Che vive la vita in pace"


 


 


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