10 Brani degli anni '60 per una "playlist romantica"
Ormai le festività Natalizie sono un lontano ricordo ma come ogni anno milioni di persone festeggiano quello che dovrebbe essere il "giorno più romantico dell'anno" o forse il giorno dove si festeggia la coppia. E' una giornata che si è festeggiata per molto tempo. Serate romantiche, cioccolatini e quell'aria a volte un pò anche inspiegabilmente sognante. Anche la musica non fa eccezione sfornando autentiche perle che ogni persona innamorata non può farsi mancare in una serata con la compagna.
Oggi non ci saranno classifiche del tipo "le canzoni più romantiche di sempre" o cose simili ma andrò a snocciolare alcune di queste canzoni per l'esattezza 10 che non possono mancare in una playlist partendo ovviamente dagli anni 60 e nei prossimi anni farò esattamente la stessa cosa con le altre decadi.
Gli anni '60
Gli anni '60 forse sono gli anni dove è più difficile scovare brani ma sicuramente tra gli artisti che si annoverano maggiormente in quegli anni sono gli esponenti della "Black music", cioè la musica afro-americana di quegli anni, essi attingevano direttamente alle atmosfere create negli anni precedenti dal genere Jazz, blues, Funk e Gospel, ma anche altri artisti dai sonoricità sofisticate ma essenziali di quegli anni.
"At last" Etta James 1960
Iniziamo subito con questo grandissimo classico del 1960 "At last" è una canzone della cantante Etta James. Caratterizzata dall'intro di violini inconfondibile e dalla musicalità tipica del soul il brano in realtà è una cover del brano omonimo scritto nel 1941. Etta con la sua voce potente e il nuovo arrangiamento gli diede nuova linfa vitale porandola ancora con un certo fascino retrò che inebria l'atmosfera di romanticismo. Nel 1999 questa canzone venne inserita nella "Grammy hall of fame". Numerosissime artiste hanno reinterpretato questa magnifica canzone da Cindy Lauper a Beyonce da Aretha Frenklin a Celine Dion. Insomma una canzone che non può mancare in questo genere di lista.
"Can't help falling in love with you" Elvis Presley 1962
Il secondo brano che sicuramente non può mancare in una playlist romantica è l'interpretazione della voce calda di Elvis Presley anche lei cover dell'omonima canzone scritta nel 1961 daGeorge Weiss, Hugo Peretti e Luigi Creatore, la cui melodia è basata su un'antica canzone del XVIII secolo intitolata "Plaisir d'amour" opera di Martini il Tedesco su parole di Jean-Pierre Claris de Florian. Riadattata successivamente ,in occasione del film "Blue Hawaii","Can't help falling in love wih you"sia nel testo che nell'arrangiamento dallo stesso Elvis inserendo un accompagnamento arpeggiato di chitarra e qualche nota accennata da una chitarra elettrica che danno alla canzone quell'atmosfera magica e sognante che solo queste isole pacifiche sanno donare.
"Feeling good" Nina Simone 1965
"Feeling good" è un brano della cantante pianista soul Nina simone incisa nel 1965. L'intro di fiati è qualcosa di inconfondibile e ci introduce in un atmosfera magicamente surreale. Un brano lento, rilassante e che ti fa "sentire bene" esattamente come il titolo della canzone. "Feeling good come le altre due canzoni precedenti sono state scritte qualche anno prima e come le altre è stata Nina Simone a riarrangiarla e a portarla alla luce del grande pubblico. Numerose sono le versioni e cover rifatte anche di recente da Michael Bublè ai Muse che l'hanno reincisa nel loro album del 2001 "Origin of Simmetry", da George Michael che ha eseguito questo brano durante il "Synphonica Tour" alle Pussicat Dolls nel loro album d'esordio "PCD", Una canzone senza tempo da riascoltare e riascoltare.
"I can't stop lovin' you" Ray Charles 1962
"I can't stop lovin' you" è un brano inciso da una delle più grandi voci black degli anni '60; e si... anche questa è un riarrangiamento di un brano country del 1957 scritto da Don Gibson a dimostrazione che a volte le cover se riarrangiate in maniera sublime può risultare di maggior successo di una versione originale. Ray Charles usa pochi ingredienti in questa canzone usa pochi ingredienti; un massiccio uso degli archi il charleston della batteria, un contrabbasso e il suo pianoforte. Ray Charles decide di far cantare il ritornello al coro usando la sua voce come controcanto e per cantare le strofe dando all'ascoltatore una sorta di intimità che dura per l'arco di tutta la canzone.
"All you need is love" The Beatles 1967
Con questo brano siamo finalmente in Europa. "All you need is love" è un brano particolare rispetto ai precedenti non crea atmosfere romantiche ma per essere una canzone gioiosa, una sorta di slogan all'amore. Scritta per un programma televisivo della BBC dove iniziò a pubblicizzare un evento internazionale dove ogni paese presentava un artista. L'inghilterra annunciò i Beatles come partecipanti. John e Paul si misero all'opera per scrivere una canzone ed ecco "All you need is love". Canzone simbolo della Gran Bretagna ma
con una citazione particolare a quello che per molti nel mondo è il paese dell'amore: la Francia. John infatti decise di introdurre la canzone con un breve inciso della "marsigliese": l'inno Francese. "All you need is love" è caratterizzata dal controcanto delle trombe al ritornello e da una grande orecchiabilità che la fece diventare un successo mondiale.
"Unchained melody" Righteous Brothers 1965
"Unchained melody" è una canzone del 1955 ma portata alla notorietà nel 1990 che fece commuovere milioni di persone a causa del film "Ghost- Fantasma" nella versione più nota del 1965 dei Righteous Brothers. "Unchained melody" in realtà è nata molto tempo prima esattamente nel 1955 e riproposte in diverse versioni tra le tante anche quelle di Gene Vincent agli U2 passando per Elvis Presley e Herry Bellafonte. In Italia venne incisa da Iva Zanicchi col titolo di "Senza catene". Come già detto la versione più famosa è quella dei Righteous Brorthers che evoca atmosfere romantiche e dolci con i suoi accordi arpeggiati e con gli archi che subentrano nel reframe a che collega le strofe.
"When a man loves a woman" Percy Sledge 1967
"When a man loves a woman" è un brano di Percy Sledge del 1967 è una delle canzoni di maggior successo di quel decennio. Questa volta Percy Sledge ha composto la canzone e non ha riproposto versioni precedenti anche se cedette i diritti d'autore a Calvin Lewis e Andrew Wright. "When a man loves a woman" è stata coverizzata da diversi artisti la più conosciuta è la versione del 1991 di Michael Bolton ma in italia fu incisa (ovviamente tradotta) da Fausto Leali con il titolo "Quando ami una donna" ma che evidentemente non riscosse lo stesso successo delle versioni straniere. La voce graffiante ma anche limpida di Percy la rendono l'utilizzo massiccio di un coro e degli ottoni con l'accompagnamento di una tastiera rendono questa canzone un pezzo immancabile se si vuole creare un'atmosfera dolce e rilassante
"Something" The Beatles 1969
Siamo nella fine del decennio e torniamo in Inghilterra quando I Beatles ed in particolare George Harrison estraggono dal cilindro questa canzone considerata da molti la più bella canzone d'amore che sia stata scritta. "Something" incisa nell'album "Abbey Road" è una ballad romantica che George scrisse alla moglie o così citano molte fonti anche se George stesso diede altre interpretazioni sull'ispirazione della canzone. Comunque la si voglia vedere la delicatezza di questo brano le incisioni iniziali di chitarra elettrica e poi l'assolo miscelato perfettamente con il pianoforte ad accompagnare la voce di George fanno sicuramente di "Something" un pezzo suggestivo e pregno d'atmosfera.
"I just wanna make love to you" Etta James 1960
"I just wanna make love to you" altro brano cantato da Etta James del 1960 noto tanto quanto quello citato in precedenza "At last" ma che in realtà fu scritto 5 anni prima da Muddy Waters. Il suo rift di sax e dal swing sensuale tipico del genere blues; ripreso da più artisti ad George Thorogood in " Bad to the bone" e non solo ha reso questo brano come uno dei più orecchiabili del tempo e comuqnue con un fascino ancora immutato.
Rolling Stones incisero una interpretazione di questa canzone dandogli nuova linfa vitale insieme alle numerosissime volte utilizzata in spot televisivi. "I Just wanna make love to you" un'altro brano che a mio avviso non può mancare in questa playlist.
"I've been loving you too long" Otis Redding 1965
Altro grandissimo artista della "black music" americana anni '60: Otis Redding, sicuramente non noto come James Brown o Willson Picket o Aretha Franklin ma che nonostante la scarsa produzione ha sicuramente lasciato il segno anche se scoperto tardivamente rispetto ai volti noti citati in precedenza. Otis nel 1965 estrae da cilindro questo grandissimo pezzo "I've been loving you too long" di una armonia e una dolcezza difficilmente raggiungibili da altri volti noti. Un accompagnamento appena accennato da un contrabbasso e un piano e la sua voce flebile rendono l'atmosfera più soffice e delicata.
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