Dopo tanto tempo torna un articolo sulle stravaganze sul mondo musicale e sugli artisti che lo popolano.
La musica non è solo una questione di note e armonie; è un universo pulsante di eccentricità, stranezze e aneddoti che affascinano tanto quanto le melodie stesse. Dalle performance più bizzarre alle scelte di vita sopra le righe degli artisti, ogni angolo di questo mondo nasconde storie che sorprendono e divertono. Che si tratti di un pianoforte lanciato da un grattacielo o di un album registrato nello spazio, la musica ha saputo andare ben oltre i confini della normalità. In questo articolo esploreremo le stravaganze più incredibili, curiosità sconosciute e fatti insoliti che rendono la musica un'avventura unica e imprevedibile.
1- Il Rickrolling il meme musicale per eccellenza
Se hai mai cliccato su un link aspettandoti una sorpresa e ti sei ritrovato davanti al video di "Never Gonna Give You Up" di Rick Astley, allora sei stato ufficialmente “rickrollato”. Non preoccuparti, sei in buona compagnia. Milioni di persone in tutto il mondo hanno vissuto lo stesso momento di confusione, seguito da un misto di fastidio e divertimento. Ma come è nato uno dei meme più longevi e amati di Internet? Scopriamolo insieme!
Il rickrolling è nato nel 2007 su 4chan, una piattaforma nota per i suoi scherzi e meme. Inizialmente, gli utenti attiravano l'attenzione con titoli accattivanti su videogiochi, film o contenuti succosi per poi dirottare il pubblico su... Rick Astley che canta e balla con la sua giacca oversize anni '80. Il meme esplose rapidamente: chi poteva resistere a quell’energia contagiosa?
Il successo del rickrolling risiede nella combinazione perfetta di nostalgia e umorismo. La canzone stessa è un capolavoro di pop anni '80, con un ritmo orecchiabile e un testo che si imprime nella memoria. Inoltre, il contrasto tra l’attesa di contenuti eccitanti e l’inaspettato ritornello di Rick Astley crea un effetto comico irresistibile. Ogni rickroll è una promessa disattesa, ma con un tocco di leggerezza.
All'inizio, Rick Astley stesso non sapeva cosa pensare del fenomeno. Poi, invece di opporsi, ha abbracciato il meme con entusiasmo. Ha persino partecipato a un rickroll in diretta durante la parata del Giorno del Ringraziamento del 2008, cantando dal vivo la famosa canzone su un carro allegorico. Da quel momento, il rickrolling non era più solo uno scherzo, ma una celebrazione pop globale.
A distanza di anni, il rickrolling continua a sorprendere e divertire. È stato usato per proteste politiche, raccolte fondi e persino come forma di solidarietà. Nel 2021, un video deepfake di Rick Astley che rickrollava il mondo è diventato virale, dimostrando che l'amore per questo meme non accenna a svanire.
2 - Michael Jackson e la "canzone fantasma"
La canzone "Somebody's Watching Me" è un classico del pop-funk anni '80, ma c’è un dettaglio che lascia molti fan curiosi: la voce inconfondibile di Michael Jackson nel ritornello, pur essendo fondamentale per il successo del brano, non gli ha mai garantito i diritti di autore o di artista principale.
Somebody's Watching Me" è il singolo di debutto di Rockwell, nome d’arte di Kennedy Gordy. Se questo nome ti suona familiare, c'è una ragione: è il figlio di Berry Gordy, il fondatore della leggendaria etichetta Motown. Kennedy scelse il nome Rockwell per cercare di costruire una carriera indipendente dalla fama del padre, ma è chiaro che qualche aiuto importante arrivò dall’interno.
Kennedy Gordy e Michael Jackson erano amici di lunga data. Cresciuti nello stesso ambiente musicale di elite, avevano un rapporto di familiarità e sostegno reciproco. Quando Rockwell stava lavorando alla sua canzone di debutto, chiese a Michael di prestare la sua voce per il ritornello. Michael accettò come favore personale, senza che fossero firmati contratti che lo includessero formalmente come artista ospite o co-autore. Motown voleva lanciare Rockwell come artista indipendente e non offuscare il suo debutto con la presenza di una star come Michael Jackson. Inserire Michael nei crediti avrebbe spostato l’attenzione su di lui, rendendo Rockwell una figura secondaria nel suo stesso brano.
Il contributo di Michael è stato fondamentale per il successo del brano, ma Berry Gordy sapeva che accreditare Michael avrebbe creato complicazioni legali e finanziarie. Il lavoro vocale era visto più come un "cameo amichevole" che come una partecipazione ufficiale.Somebody's Watching Me" divenne un enorme successo nel 1984, raggiungendo il numero 2 nella classifica Billboard Hot 100. Tuttavia, molti ascoltatori pensavano che fosse una canzone di Michael Jackson, tanto da oscurare la figura di Rockwell. Questo ha creato una sorta di paradosso: il brano divenne celebre grazie alla voce di Michael, ma la sua assenza dai crediti rimase un mistero per molti.
3 - Guinness Word Record... La Band più numerosa di sempre
Qualcuno starà pensando a qualche orchestra sinfonica o roba simile... vi sbagliate di grosso, il Guinness Word Record per la più grande band è tutto Italiano.
È il caso della cittadina Romagnola di Cesena e appartiene al 2016. Per capire di cosa si tratta bisogna tornare indietro di 1 anno quando organizzarono una performance di “Learn to Fly” eseguita da 1000 musicisti e cantanti per invitare i Foo Fighters a suonare a Cesena. Quella non fu un’esibizione da record mondiale, tuttavia la band di Dave Grohl accettò l’invito e a novembre si presentò nella cittadina romagnola per un concerto storico.
L'anno dopo però nello stadio della città Rockin’ 1000 ha puntato al Guinness dei Primati con il primo concerto della più grande rock band del mondo composta da più di 1000 persone che, in due ore di live, ha ripercorso la storia del rock. Nei 61 anni del World Guinness Records, tanti artisti e musicisti si sono messi alla prova per raggiungere il record mondiale nella propria disciplina. Batteria, ocarina, bottiglie di plastica, cocchi o tastiere. Si suona di tutto, da soli o in ensemble. Qui abbiamo scelto i cinque record mondiali più assurdi mai raggiunti nella musica.
4 - Il gioco del Natale il "Whammageddon"
Le festività natalizie sono ormai imminenti portano con se luci, regali… e innumerevoli riproduzioni di "Last Christmas" dei Wham! Ma cosa succede se, invece di abbandonarti al classico di George Michael, fai di tutto per evitarlo? Benvenuti nel folle mondo del Whammageddon, il gioco che mette alla prova la tua resistenza musicale e il tuo spirito natalizio.
Il regolamento è semplice, ma metterlo in pratica è quasi impossibile:
Obiettivo: Evitare di ascoltare "Last Christmas" dei Wham! per tutto il periodo natalizio.
Durata: Dal 1° dicembre fino alla mezzanotte del 24 dicembre.
Esclusioni: Sei fuori solo se senti la versione originale dei Wham! Le cover non contano.
Sfortuna e tradimento: Se vieni "colpito" dal brano (magari in un negozio o da un amico traditore), sei eliminato. Devi ammettere la sconfitta e annunciare sui social: #Whammed.
Sopravvivere al Whammageddon è un'impresa si sa molto ardua. Il brano è ovunque: nei centri commerciali, alla radio, nei film di Natale. Anche un breve giro in un supermercato può trasformarsi in una trappola musicale. Per molti, la sfida diventa un gioco di astuzia: indossare cuffie in pubblico, evitare playlist festive e persino scegliere con cura le stazioni radio.
Il bello del Whammageddon è il suo paradosso: chi gioca lo fa perché ama il Natale e probabilmente anche la canzone, ma la sfida sta nel vedere quanto si può resistere prima di cedere. E quando si perde… beh, c'è sempre il conforto di una delle canzoni natalizie più amate di tutti i tempi.
5 - L'inno Nazionale infinito
L'inno nazionale della Grecia, intitolato "Inno alla Libertà" (Ὕμνος εἰς τὴν Ἐλευθερίαν), detiene il record come inno più lungo al mondo, con ben 158 strofe. Scritto nel 1823 dal poeta greco Dionysios Solomos, l'opera fu musicata nel 1828 dal compositore Nikolaos Mantzaros. Tuttavia, solo le prime due strofe vengono solitamente eseguite durante cerimonie ufficiali e eventi sportivi.
L'inno celebra la lotta per l'indipendenza della Grecia contro l'Impero Ottomano, rendendo omaggio ai valori di libertà, coraggio e patriottismo. Solomos compose il poema in un momento in cui la Grecia stava combattendo per la propria emancipazione, rendendolo un simbolo potente del desiderio di autonomia e autodeterminazione. La Nazione di Cipro condivide lo stesso inno nazionale, come segno di unità culturale tra le due nazioni.
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