"Turnstile" e Billie Joel il menestrello della "Grande Mela"

Quando Billy Joel pubblicò "Turnstiles" nel 1976, stava vivendo un momento cruciale sia nella sua carriera che nella sua vita personale. Reduce da un periodo trascorso a Los Angeles, un'esperienza che lo aveva allontanato dalla sua amata New York, Joel decise di tornare alle sue radici. Questo ritorno fisico e spirituale verso la Grande Mela divenne il motore principale di Turnstiles, un album che esplora il tema del cambiamento, del ritorno e del confronto con sé stessi.

In molti modi, "Turnstiles" è una lettera d’amore a New York e alla cultura che rappresenta, ma è anche una riflessione profonda sul passare del tempo e sul viaggio emotivo che accompagna ogni fase della vita. Mentre gran parte del disco affronta tematiche personali e sociali, è la traccia New York State of Mind che cattura perfettamente lo spirito dell’intero progetto. Con il suo arrangiamento jazz-blues e i testi pieni di nostalgia e amore per la città, la canzone si è distinta come un inno non ufficiale di New York, diventando una delle composizioni più amate e iconiche di Joel.

Musicalmente, "Turnstiles" rappresenta un'ampia gamma di influenze, dal pop rock al jazz, dal blues alla ballata intimista, dimostrando la versatilità di Billy Joel come compositore e arrangiatore. Ogni traccia è un piccolo mondo sonoro a sé stante, ma insieme formano un mosaico che riflette il viaggio dell'artista attraverso emozioni contrastanti: l’euforia del ritorno a casa, la malinconia del tempo che passa, la rabbia giovanile e la pace interiore che si cerca di raggiungere.

Nonostante non sia stato subito accolto con il successo commerciale dei lavori successivi, "Turnstiles" è oggi considerato uno degli album più importanti e significativi di Billy Joel. La sua autenticità, la varietà musicale e la profondità dei testi lo rendono un lavoro che è cresciuto nel tempo, guadagnando il rispetto della critica e diventando un punto di riferimento per i fan più appassionati. Turnstiles non è solo una tappa nella carriera.



L'album

Musicalmente, "Turnstiles" è un viaggio eclettico che evidenzia la versatilità di Billy Joel come artista. In questo album, Joel si avventura attraverso diversi generi e stili, passando senza soluzione di continuità dal rock al jazz, dal pop alle ballate al pianoforte, creando un mix affascinante e variegato. Ogni canzone ha una sua anima, ma tutte si uniscono attorno al tema centrale del cambiamento e del ritorno alle radici.

Uno degli aspetti più immediati che colpiscono all’ascolto di "Turnstiles" è l’influenza del rock e del pop tradizionale degli anni '70. Brani come Say Goodbye to Hollywood ne sono un chiaro esempio, caratterizzati da un ritmo energico e melodico, dove batteria e chitarre si fondono per creare un sound vivace e nostalgico. Qui si percepisce l’influenza del Wall of Sound di Phil Spector, un riferimento significativo per Joel. La canzone sembra celebrare il pop rock classico, accompagnata da una sfumatura di malinconia che sottende i testi sul lasciare andare un capitolo della propria vita.

Tuttavia, Billy Joel non si limita al rock. Uno degli aspetti distintivi di Turnstiles è la sua capacità di comporre ballate emozionanti, in cui il pianoforte emerge come protagonista. "Summer, Highland Falls" e "I've Loved These Days" sono esempi perfetti. Queste tracce sono intime e riflessive, con arrangiamenti delicati che lasciano spazio alle note dolci e melanconiche del pianoforte. In "Summer, Highland Falls", Joel approfondisce il tema delle emozioni contrastanti e del passare delle stagioni, sia in senso letterale che metaforico. La canzone è pervasa da una nostalgia sottile, con il pianoforte che accompagna l’ascoltatore attraverso una serie di immagini poetiche e sentimenti profondi.

E poi c’è "New York State of Mind", forse il brano più celebre dell’album e una delle opere più significative di Billy Joel. Questo pezzo si distingue per il suo carattere jazz e blues, che trasporta immediatamente l’ascoltatore nelle atmosfere vibranti della Grande Mela. Qui il pianoforte si arricchisce di fiati e sassofoni, creando un sound caldo e avvolgente, quasi cinematografico. Joel canta con una voce ricca di sentimento, evocando immagini vivide di New York: il fiume Hudson, i treni, i quartieri diversi della città. Musicalmente, il brano è un omaggio ai grandi del jazz, con chiari riferimenti a Ray Charles e alla tradizione blues. È una canzone che, oltre a celebrare una città, celebra un’intera cultura musicale.

Le tematiche di "Turnstiles" rispecchiano perfettamente il cambiamento che Billy Joel stava affrontando al momento della scrittura dell'album. In ogni brano si percepisce la sua ricerca di un equilibrio, il ritorno a casa dopo un periodo trascorso a Los Angeles e il desiderio di ritrovare se stesso. Un tema ricorrente nei pezzi è il cambiamento, il passare del tempo e la nostalgia per ciò che si lascia indietro.

Uno dei temi chiave dell'album è il ritorno a casa, con un focus particolare sul legame profondo di Joel con New York. Dopo aver trascorso del tempo sulla costa ovest, avvertiva il bisogno di tornare nella sua città natale. Questa voglia di riconnettersi alle radici è espressa con forza in New York State of Mind, un vero e proprio inno alla città. In questa canzone, Joel non si limita a descrivere New York fisicamente, ma trasmette anche l'atmosfera, l'energia e la vitalità della metropoli. Ogni volta che si ascolta, sembra di essere immersi nelle strade affollate, nei taxi, nei ponti, quasi come in un film. È una celebrazione di un luogo che rappresenta casa, sicurezza e ispirazione.

Il cambiamento rappresenta un altro tema presente in tutto l'album. Joel riconosce che la vita è in continua evoluzione, e molte delle sue canzoni trattano del tempo che passa e di ciò che ci lasciamo alle spalle. In "I've Loved These Days", per esempio, esprime con nostalgia un periodo della sua vita che sta per volgere al termine. Anche se dire addio può portare a un certo dolore, la canzone accetta che si tratta di una transizione naturale e inevitabile. Joel guarda al passato con gratitudine, ma sa che non è possibile rimanere intrappolati nei ricordi. È una riflessione sul vivere nel presente, portando con sé le esperienze del passato.

Infine, l'album tocca anche temi più ampi, come il conflitto sociale e l'identità culturale. In Angry Young Man, oltre alla ribellione individuale, si percepisce anche una critica più ampia alla società e alle sue contraddizioni. La canzone rispecchia il disincanto di un’intera generazione che, negli anni '70, stava mettendo in discussione le strutture sociali e politiche tradizionali.



Tracce

"Turnstile" è un album di genere rock, pop rock del cantautore Newyorkese Billy Joel inciso nel 1976 della durata di 36:22 suddiviso in 8 tracce. Dall'album sono stati estratti 3 singoli: "James", "I Loved These Day" e "Say Goodbye To Hollywood".

Lato A

1."Say Goodbye to Hollywood" 4:36
2."Summer, Highland Falls" 3:15
3."All You Wanna Do Is Dance" 3:40
4."New York State of Mind" 5:58

Lato B


5. "James"     3:53
6. "Prelude/Angry Young Man"     5:17
7. "I've Loved These Days"    4:31
8. "Miami 2017 (Seen the Lights Go Out on Broadway)"     5:12





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