Biografie in note: Miriam Makeba "Mama Afrika"
Il 4 marzo 1932, a Johannesburg, nasce Miriam Makeba, un'artista africana che ha lasciato un segno indelebile nella cultura popolare e politica: la sua voce divenne un simbolo di protesta contro l'apartheid e la trasformò nell'icona più luminosa e vivace del continente africano, fino ad allora largamente ignorato sul piano musicale.
Con una voce calda, melodiosa e autentica, Miriam Makeba vide la luce in un sobborgo di Johannesburg, in un'epoca in cui l'apartheid era una dura realtà ineluttabile. Cresciuta come figlia di una sacerdotessa del culto locale, fin da piccola subì le ingiustizie del detestabile regime dell'apartheid. La sua esistenza prese una direzione nuova, animata da un anelito di speranza e libertà, quando all'inizio degli anni '50 incontrò Nelson Mandela, che in quel periodo stava gettando le basi per L'"African National Congress".
In quel periodo, si consolidò un'amicizia profonda tra Miriam Makeba e Nelson Mandela, legati da un obiettivo comune. Questo legame spinse Miriam a sostenere costantemente le iniziative del carismatico Mandela. La sua forma di comunicazione prediletta era l'arte e il canto, ambiti nei quali esprimeva la sua protesta: attraverso canzoni e melodie, trasmetteva il dolore e le sofferenze degli oppressi in tutto il mondo, utilizzando la musica come veicolo universale.
Questo album, vincitore di un Grammy Award (mai successo che un artista africano riuscisse a vincerlo), è stato il secondo risultato della loro lunga collaborazione. Nonostante il titolo, l’album non è una raccolta di esibizioni live in duetto tra Harry Belafonte e Miriam Makeba. È un album in studio composto da 12 tracce, cinque di Belafonte, cinque di Makeba e due duetti. Le canzoni sono tutte tradizionali melodie africane cantate in lingue tribali come lo Xhosa e lo Zulu. Questo album è un esempio dell’impegno di Belafonte nel sostenere gli artisti emergenti africani e nel diffondere la musica africana a livello mondiale.
"Ci sono tre cose per le quali sono venuta al mondo e ci sono tre cose che avrò nel cuore fino al giorno della mia morte: la speranza, la determinazione e il canto."
In quegli anni, l'artista ha collaborato con figure di spicco del panorama musicale come Dizzy Gillespie, Hugh Masakela, Paul Simon e Nina Simone, dimostrando la sua versatilità e talento.
Con la caduta dell'apartheid nel 1990 e il rilascio del suo caro amico Nelson Mandela, ha finalmente potuto fare ritorno in Sud Africa, un ritorno reso possibile da una chiamata di Mandela e un lungo iter burocratico.
Una volta tornata, si è dedicata alla musica e a progetti umanitari, in particolare alla difesa dei diritti delle donne africane. La sua dedizione e tenacia hanno contribuito a cambiamenti significativi, culminati nella fine del regime segregazionista e l'avvio di una nuova era democratica nel paese.
La vita di Miriam, vissuta con intensità e senza sosta, è stata segnata da una resilienza eccezionale e da gravi avversità, tra cui una battaglia contro il cancro e la sopravvivenza a un disastro aereo. Nonostante tutto, questa incredibile "Lady Africa", vera e propria icona, ha continuato a toccare il cuore di molti con la sua musica straordinaria.
Ma la storia di "Mama Africa" si incrocerà anche con l'Italia chiamata per uno straordinario concerto antimafia dedicato allo scrittore italiano Roberto Saviano a Castel Volturno (CE) la notte tra il 9 e il 10 Novembre del 2008 appena dopo essersi esibita viene stroncata all'età di 76 anni da un infarto.
Un personaggio leggendario della musica internazionale che ha ispirato numerosi artisti tanto che nel 2015 la cantante emergente francese Jain incide "Makeba" una canzone dedicata ed ispirata alla cantante sudafricana facendolo diventare un vero e proprio tormentone quasi come "Pata Pata" quasi mezzo secolo più tardi.
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