"Oltre l'Oriente: La Magia Dietro 'Big in Japan' degli Alphaville"
Se c'è una canzone che rappresenta il decennio della musica elettronica, delle icone della moda e delle metamorfosi culturali, è senza dubbio "Big in Japan" degli Alphaville. Questo singolo, rilasciato nel 1984, è non solo uno dei più riconoscibili della band tedesca, ma anche uno degli inni synth-pop degli anni '80. "Big In Japan" è stata la canzone che ha, insieme a "Forever Young" lanciato il gruppo di Munster sul panorama musicale mondiale raggiungendo la vetta delle classifiche in diversi paesi come Germania, Svezia e Svizzera, diversi dischi d'oro come in Svezia ben 2 e in Germania mentre nel 2021 ha ottenuto il disco di platino in Spagna. Ha inoltre diventata un must di tutte le classifiche degli anni 80 e influenzato la cultura tanto essere coverizzata da diversi gruppi, tra cui nel 2000 i Guano Apes, altro gruppo tedesco ne fecero una versione di genere Rock Metal.
Il ritornello è orecchiabile, ma è l'interplay tra gli strumenti elettronici e la voce di Gold che lo rende un pezzo così distintivo. L'uso dei sintetizzatori non sovrasta mai la canzone, ma fornisce piuttosto una tela sonora per la storia che viene raccontata.
Il Singolo
L'inizio della canzone è uno dei più riconoscibili del genere wave: una melodia sintetizzata che cattura l'attenzione, seguita dalla distintiva voce di Gold. La canzone si avvale di ritmi elettronici che erano all'avanguardia all'epoca e che oggi evocano un senso di nostalgia per quell'era.Il ritornello è orecchiabile, ma è l'interplay tra gli strumenti elettronici e la voce di Gold che lo rende un pezzo così distintivo. L'uso dei sintetizzatori non sovrasta mai la canzone, ma fornisce piuttosto una tela sonora per la storia che viene raccontata.
Al di là della melodia accattivante, il testo di "Big in Japan" è altrettanto affascinante. Mentre il titolo potrebbe suggerire una canzone sulla fama in Oriente, in realtà la traccia esplora temi di desiderio e l'alienazione.
Il riferimento al Giappone potrebbe essere metaforico, simboleggiando un luogo o uno stato mentale dove i problemi scompaiono e tutto è possibile. Oppure potrebbe semplicemente riferirsi al fatto che molte band occidentali, indipendentemente dalla loro popolarità in patria, trovavano un seguito devoto in Giappone.


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