5 Curiosità e stranezze del mondo della musica Pt.3

 Dopo le prime due parti in cui abbiamo elencato molte stranezze e aneddoti di artisti vari non potremmo mai aver finito questo "safari" negli aneddoti più o meno conosciuti


Alice Cooper e il portatore di serpenti.

Vincent Demon Furnier in arte Alice Cooper iniziò la sua carriera negli anni '60. Di soggetti alquanto bizzarri nel mondo musicale si trovavano in quantità esorbitanti. Il cantante di Detroit autore di brani come "Scholl's out", "Why Trust You" e "Poison" oltre alla sua acconciatura pagliaccescamente macabra aveva una passione smodata per i rettili in particolare per i serpenti e i Boa Constrictor che fungevano da animali da compagnia. Da Kachina, il suo primo animaletto da compagnia che portò con se nei primi concerti sul palco quando era il frontman dai Killer nel 1971. Kachina si rese protagonista di una fuga assai articolata: durante una data di un concerto Alice dimenticò il suo amico nella vasca da bagno dell'hotel in cui alloggiava al ritorno Kachina era sparita la cercarono per diverso tempo. Kachina annoiata ha intrapreso una fuga attraverso lo scarico della vasca Venne ritrovata due settimane dopo in un'altra stanza dal cantante Charly Pride, che si trovò davanti un boa che lo fissava. Dopo Kachina ebbe altri 7 Boa constrictor e un Kobra chiamato Winfrey fino ad arrivare all'ultimo esemplare di Boa chiamato Dalì in onore del pittore spagnolo Salvador. In tutto questo oltre che alla band nell' entourage dell'artista oltre al manager veniva accompagnato nei suoi concerti dall'addetto alla custodia dei suoi serpenti.


Dave Gahan è un vampiro?

Quando la realtà si fonde con la leggenda e diventa subito marketing, una miscela di questi tre elementi avvolgono una domanda che verso la metà degli anni '90 molta gente si faceva:" Ma Dave Gahan il cantante dei Depeche Mode era un Vampiro?" Tutto iniziò nel 1994 quando circolò che Dave dormiva in una bara e che durante un'intervista durante un suo tour addentò il giornalista inglese Andrew Perry. Riguardo il fatto Dave non smentì assolutamente l'accaduto anzi disse apertamente che il fatto potrebbe anche essere accaduto realmente ma che lui non si ricorda nulla della vicenda. La leggenda della bara, che come qualsiasi leggenda ha un fondo di verità è dovuta all'enorme letto scuro a forma  di bara in cui dormiva nella sua casa di Los Angeles. Queste dicerie fecero in modo che una vera cassa da morto gli sia stata consegnata a casa per scherzo, mentre col gruppo era in tour in Sudamerica e che Dave, una volta tornato a casa per riposarsi, abbia schiacciato un pisolino o due al suo interno. Un' altro avvenimento nella vita di Dave alimentò questa leggenda grazie alla sua "resurrezione". Tornato alla vita 28 maggio 1996 al Sunset Marquis Hotel di Los Angeles. un'overdose da speedball fece fermare il cuore del frontman dei Depeche Mode per due minuti, tanto che i medici lo dichiararono clinicamente morto. Leggenda vuole che al suo risveglio dopo la corsa al sì dark Sinai Hospital, nel tentativo di rianimarlo,   pronunciò le parole che diventarono poi l'incipit della canzone "Barrel Of Gun".


I Jackson sono i più spendaccioni nei video musicali

Michael e Janet due fratelli della musica pop, nati artisticamente nei Jackson 5, cresciuti e poi divisi artisticamente. Entrambi con una carriera folgorante e allo stesso tempo, più per Michael che per Janet piena di eccessi. Carriere separate per Michael e Janet Jackson fino al 1995 quando pubblicarono assieme la canzone "Scream". Un opera colossale che portò i due ad avere un record del video più costoso della storia tutt'ora ancora imbattuto con i suoi 7 milioni di dollari. Si sa però che a qualcuno il record doveva pur capitare ma i due sono presenti per ben 2 volte tra i 10 video più costosi di sempre: Janet con il video di "What's It Gonna Be" del 1999 con Busta Rhymes e con un costo di 2.400.000 dollari. Michael invece per il video di "Black Or White" del 1991 si posiziona al quinto posto con 4.000.000 di dollari. 


Performance Luuuuuuungaaaaaaa..........!

Nella serie precedente abbiamo visto le canzoni più corte e ricorderete la canzone più corta che durò meno di un secondo, ma se invece le canzoni più lunghe quali sono? 
In anzi tutto la premessa che bisogna fare è che ci sono canzoni completate e brani di cui siamo ancora lontani dalla conclusione. Tra le 5 canzoni più lunghe, quelle terminate al 5° posto ci sono gli Yes con "Close To The Edge" (1972) della durata di circa 18 minuti divisi in 3sezioni. Al 4° troviamo due brani a pari merito della di 23 minuti "Supper's Lady" (1972) dei Genesis diviso in 7 sezioni ed "Echoes"(1971) dei Pink Floyd noti per la loro abitudine di concepire brani lunghi i 23 minuti di "Echoes" raggiungono il loro massimale. Al 3° posto. Al 2° posto abbiamo il gruppo scozzese dei Jethro Tull con un brano da 43 minuti "Thick as a Brick"(1972). Al primo posto con una traccia di 63 minuti, si più di un ora abbiamo un brano del 2003 degli sleep intitolato "Dopersmoker", questo per quello che riguarda canzoni a tutti gli effetti, ma se si va ad ampliare a tutti i progetti musicali di vario genere possiamo trovare l'installazione nel deserto della Namibia che grazie a casse e l'energia solare manda in loop la canzone "Africa" dei Toto, oppure l'opera non definita propriamente come canzone dal titolo "The Rise and Fall of Bossanova" dei PC III dalla durata di 13.227 ore (Circa 552 giorni) che è considerata la traccia più lunga in assoluto. Se invece consideriamo brani che seguono una struttura più tradizionale e ascoltabile, il brano più lungo potrebbe essere "Longplayer" di Jem Finer. Iniziato il 1º gennaio 2000, "Longplayer" è un'opera musicale concepita per durare per 1.000 anni senza ripetizioni. È una composizione ambient di lunga durata, progettata per essere continuamente eseguita da un computer. Tuttavia, in quanto ancora in corso, non possiamo ancora considerarlo come il brano più lungo di sempre, ma rappresenta un esempio interessante di un'opera di estrema durata.


La raffinatezza di Mozart

Wolfgang Amadeus Mozart nato a Salisburgo il 5 dicembre 1756 celebre per le sue sonate e composizioni elevata raffinatezza che lo ha portato a diventare uno dei compositori classici più pagati e contesi dalle corti europee e uno dei compositori classici più conosciuti anche al giorno d'oggi. Tutto bello tutto fantastico verrebbe da pensare eppure come si suol dire "non è tutto oro quello che luccica" Mozart era solito a esprimersi e non solo a voce ma anche letteralmente. Si è scoperto da pochi anni che Mozart amava esprimersi con turpiloqui indirizzati alla propria famiglia e non solo. La lettera alla cugina era piena di riferimenti ad escrementi. compose anche opere sproloquianti a fianco di quelle canoniche. Niente è più appropriato di una partenza in tromba col canone K. 231 “Leck mich im Arsch” che invita gli ascoltatori a dedicare particolari attenzioni al posteriore del compositore, tra l’altro tutt’altro che facile sotto il profilo esecutivo vista la metrica ardita che può mettere in difficoltà i cantori meno vicini alla lingua tedesca. La ninna nanna dedicata all'amata Lotte che nella sonata K233 “Leck mir den Arsch fein recht schön sauber”, che torna all’invito del citato K. 231 richiedendo però maggiore dedizione nell’operazione oppure la K561 "Bona Nox" che la invita a rilasciare gli sfinteri e far esplodere le lenzuola d’effluvi. Insomma un linguaggio scurrile e provocatorio tanto che lo scrittore austriaco Stefan Zweig arriva a scomodare addirittura Freud in persona, chiedendogli se dai manoscritti in suo possesso non si possa dedurre qualcosa della vita erotica di Mozart in riferimento alla coprofilia, ma il padre della psicoanalisti nega tutto. In tempi più prossimi persino Margaret Thatcher ha commentato l’umorismo di Mozart: dopo avere assistito ad una rappresentazione dell’Amadeus di Peter Shaffer (poi portato sul grande schermo da Forman), il regista Peter Hall ha subito i rimbrotti della Lady di ferro che non poteva credere ad una versione così sboccata del compositore. La storia di Mozart e Salieri è perlopiù inventata, lo sappiamo, ma la Thatcher non accettava che proprio la parte sulle deiezioni fosse vera: “Penso sia disonorevole per il National Theatre vedere Mozart dire tali oscenità. Un compositore di musica così elegante e meravigliosa è impossibile parli così.” Accertamenti poi hanno confutato l'ipotesi dell'affezione della sindrome di Tourette poiché manifestata su carta e non frutto di un istinto solo verbale ma piuttosto di frutto di una vera cultura che accettava il turpiloquio.


Commenti

Post più popolari