"The Velvet Underground & Nico" l'album della "Banana Storica"
Questa è la storia di un album leggendario, non tanto per la fattura e la qualità dell'album ma soprattutto perché si tratta di un album che connubia il matrimonio tra arte visiva, pop art e musica, unifica lo scenario underground newyorkese e l'elite e la moda delle passerelle.
Era il 1966 quando i Velvet Underground incontrarono di Lou Reed incontrarono l'artista più rappresentativo della Pop Art: Andy Warhol. L'incontro fu folgorante dato che il pittore da tempo era un grandissimo fan della band, da li gli propose di diventare il loro manager non che disegnatore delle copertine dei loro album.
Da li propose di inserire la modella Nico come cantante nella band e da questa unione nacque l'album più famoso del gruppo: "The Velvet Underground & Nico" meglio conosciuto come "l'album banana".
L'Album
«L'altro giorno stavo parlando con Lou Reed, e mi ha detto che il primo album dei Velvet Underground ha venduto solo 30.000 copie nei primi 5 anni... È stata un'incisione talmente importante per così tante persone. Sono convinto che ciascuno di quei 30.000 che l’hanno comprato ha fondato una band.»
Il suono innovativo per l'epoca, la fusione di new wave, Punk, Rock e pop, la copertina irriverente disegnata da Andy Warhol portarono il disco nella top 100 di Rolling Stone arrivando addirittura al numero 10 in classifica per quanto riguarda la celeberrima copertina. Dall'album furono estratti 4 singoli: "Sunday Morning" una dolce ballata rilassante che evoca il dolce far nulla delle domeniche mattina mentre ci si concede un risveglio lento e un'abbondante colazione e "Femme Fatale" usciti nel dicembre del 1966 mentre cinque mesi prima uscirono: "All Tomorrow Parties" e "I'll Be Your Mirror" oltre a questi singoli un'altra canzone simbolo del gruppo è l'iconica "I'm Waiting For The Man".
Tutte le canzoni che formano il disco sono state registrate in due soli giorni, in un decrepito studio di New York, lo Scepter Studios, nell'aprile del 1966.Le incisioni vennero finanziate da Warhol e dalla Columbia Records, che si interessò con la speranza di poter vendere il prodotto ad un'altra compagnia. Columbia, Atlantic Records e Elektra Records rifiutarono, ma la piccola etichetta jazz Verve Records, che era molto interessata al rock più sperimentale, accettò. Determinante fu la segnalazione da parte del produttore Tom Wilson, che aveva recentemente preso a lavorare per la Verve dopo un periodo passato alla Columbia.
Tre delle canzoni, "I'm Waiting for the Man", "Venus in Furs" e "Heroin", vennero ri-registrate a Hollywood alla fine del 1966, nel corso di due giorni ai T.T.G. Studios. La pubblicazione dell'album venne ripetutamente rimandata a causa di problemi inerenti alla produzione della complicata copertina con la banana sbucciabile ideata da Warhol. Nel novembre '66, Wilson portò la band in studio a New York per ultimare il tutto ed aggiungere l'ultima canzone: il singolo "Sunday Morning".
Curiosità
"Penso che ci sia un'enorme quantità di compassione nei testi e nelle tematiche contenute nell’album",
"E molti di questi sentimenti sono per gli estranei, per persone esterne al sistema."
ha spiegato in una intervista Lou Reed
Andy Warhol produsse questo album non capendo nulla di musica standone seduto su una sedia da regista e esprimendo la sua contentezza con un "Meraviglioso!" anche quando Lou Reed e il gruppo erano palesemente insoddisfatti della registrazione per poi ripeterla all'insaputa del povero Andy entusiasto per registrare una traccia migliore.
Andy Warhol chiese all'amico Lou Reed di scrivere un brano dedicandolo alla sua musa, la giovanissima Edie Sedgwick, una delle sue "superstar" della Factory. Edie era nata in una buona famiglia, tuttavia la sua infanzia era stata funestata da un padre che esercitava su di lei un controllo maniacale. Quando finalmente era riuscita ad emanciparsi, si era trasferita a New York per darsi a una vita bohémien.Per lei, Lou Reed aveva composto il brano "Femme Fatale", inserito proprio nell'album "The Velvet Underground & Nico".
Uno dei brani più famosi dell'album è certamente "I'll Be Your Mirror", una ballata che Lou Reed dedicò alla cantante Nico, con la quale all'epoca ebbe una relazione. Proprio per questo brano Andy Warhol ebbe una delle sue idee più eccentriche e al tempo stesso geniali, che però purtroppo non venne portata a termine perché difficilmente realizzabile.
L'artista propose di incidere una piccola crepa in ogni copia del disco, proprio all'altezza della ballata, in modo che essa continuasse a essere riprodotta "all'infinito". L'ascoltatore avrebbe dovuto spostare la puntina manualmente per andare avanti.
Tracce
I'm Waiting for the Man 4:39
Femme Fatale 2:38
Venus in Furs 5:12
Run Run Run 4:22
All Tomorrow's Parties 6:00
I'll Be Your Mirror 2:14
The Black Angel's Death Song 3:11
European Son 7:46
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